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Comunicati di quartiere
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Il quartiere di Bidogno-Corticiasca corrisponde in gran parte al territorio dei due comuni di Bidogno e Corticiasca, che nel 2008 vennero aggregati a Capriasca. Bidogno è menzionato per la prima volta nel 1358 e per lungo tempo fu uno dei Comuni più popolati della Pieve Capriasca, anche perché a monte del paese stanno vari maggenghi ed alpeggi. La prima menzione di Corticiasca risale al 1574 e il villaggio fu praticamente distrutto da una frana nel 1896. Il paese è stato ricostruito dove si trovava la frazione di Albumo. |
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A Bidogno si trova la chiesa parrocchiale di san Barnaba, consacrata nel 1487 ed eretta sulle fondamenta di un edificio sacro più antico. Sul sagrato sta una colonna sormontata da un croce in ferro battuto; porta la data 1675 sta a ricordare la fine di una pestilenza. Il campanile è stato realizzato nel 1700 ed ha coronamento ottogonale. Bello il portico che protegge la facciata su cui si trovano frammenti di un affresco del XV secolo rappresentante san Michele che pesa le anime. L’interno conserva interessanti decorazioni a stucco, varie tele ed affreschi. L’altare maggiore incornicia una tela raffigurante la Madonna con i santi Ambrogio e Carlo. |
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Sempre a Bidogno si trova l’oratorio di santa Maria della Grazie o della Divina Maestà, meta di pellegrinaggi. È stato eretto nel 1644 incorporando una cappella del 1606, sorta per devozione di Martino Quirici. L’affresco venerato rappresenta la Madonna col Bambino ed è inserito nell’altare in stucco del 1656, opera di Galeazzo Riva. Il portico risale al 1726 e protegge un bell’affresco raffigurante l’Annunciazione. Per raggiungere l’oratorio si percorre una Via Crucis con 14 cappelle poste al lato di un’erta strada lastricata; il viale è lungo 100 metri e largo 6,6. Le cappelle furono edificate nel 1756 e rifatte o restaurate nel 1908 e nel 2003. |
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Il villaggio di Bidogno è stato inserito nell’ISOS, l’inventario degli insediamenti svizzeri da proteggere. In paese si contano nove fontane e quattro lavatoi, oltre al serbatoio per l’antico acquedotto. Le fontane sono costruite in nicchia o, eventualmente, sotto a un porticato. Di notevole interesse anche l’affresco dedicato alla Madonna di Loreto sulla piazza principale del paese. Lungo il fiume Bello, che scorre a nord dell’abitato, si trovano i resti del mulino, ora trasformato in grotto dal locale patriziato. |
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A Bidogno, nella vecchia Casa comunale, attualmente vi è insediata una Sezione di scuola dell'infanzia dell’Istituto Scolastico di Capriasca, dotata di refezione. Inoltre a poca distanza in un altro stabile di proprietà comunale il negozio d’alimentari Zucro e Tartifoi che funge anche da agenzia postale. |
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Corticasca è un villaggio appoggiato al pendio, con caratteristiche case a più piani. Gran parte degli edifici sono stati realizzati all’inizio del Novecento, dopo che la frana aveva spazzato via il paese. È stato uno degli ultimi abitati del Sottoceneri ad essere raggiunto dalla strada cantonale: il collegamento con Bidogno venne realizzato nel 1946. L’oratorio dei santi Fermo e Rustico è stato eretto nel 1641 e sul portale porta la data 1775, data della trasformazione. |
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Su un pianoro, 200 metri di dislivello sotto il paese di Corticiasca, sta la frazione di Carusio, abitata tutto l’anno da una quarantina di persone. Qui una volta c’era una fornace dove venivano cotti mattoni e coppi; nella zona si possono trovare anche giacimenti d’argilla. Grazie alla sua posizione, a Carusio si può praticare l’agricoltura. |
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Al quartiere di Bidogno sono state assegnate i due piccoli nuclei di Somazzo e Lupo. Lupo, che si raggiunge deviando dalla strada cantonale prima di raggiungere Bidogno, conserva importanti case ottocentesche e forse fu sede di un edificio conventuale. A Somazzo, un pugno di case costruite su un erto pendio, si trova l’oratorio di san Giovanni Bosco, quasi una chiesa in miniatura. |
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Personaggi noti
Ezio Canonica, originario di Carusio, nacque a Tesserete nel 1922 e morì a Schlieren (Canton Zurigo) nel 1978. Attivo nel partito socialista e nelle organizzazioni sindacali, fu in particolare segretario e poi presidente del Sindacato nazionale Edilizia e legno. Dal 1973 al 1978 fu presidente dell’Unione Sindacale Svizzera e sedette nel comitato esecutivo dell’Unione Sindacale Europea. Dal 1971 al 1978 fu Consigliere Nazionale. |
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Ugo Canonica è nato a Willisau (canton Lucerna) nel 1918 e morto a Lugano nel 2003. È stato tuttavia profondamente legato al suo villaggio d’origine, Bidogno, che ha saputo raccontare attraverso racconti e poesie scritte nel dialetto locale. Ha svolto vari incarichi nelle scuole ticinesi. Sue opere autobiografiche sono “La voce del padre” (1945) e “I falò di Santa Brigida” (1954). Tra le sue raccolte di poesie in dialetto citiamo “To ví. A vigh” (1986) e “I predè e i nosance” (1997). |
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