Lugaggia si trova lungo la sponda destra della valle del Cassarate, pochi chilometri prima che il fiume si getti nel lago di Lugano. L’ex comune, aggregatosi nel 2008 a Capriasca, comprendeva i due nuclei di Sureggio e Lugaggia.
Le terre della media valle furono abitate già nel Medioevo, lo si può notare anche dai quattro campanili romanici che le costellano: Sureggio e Cagiallo (san Matteo) sulla sponda destra, Dino e Sonvico (San Martino) su quella sinistra. Anche se non è rimasta traccia di un ponte che collegasse le due sponde, Sureggio fu in parte legato alla Castellanza di Sonvico. Si dice anche che nel Cinquecento, quando nella zona imperversavano lotte tra le frazioni guelfe e ghibelline, i paesi di Lugaggia e Sureggio siano stati più volte incendiati e saccheggiati.
La chiesa di Sureggio, dedicata agli apostoli Pietro e Paolo, conserva gli affreschi più antichi di tutta la Capriasca, risalgono infatti al 1180. Le pitture dovevano ricoprire tutte le pareti interne dell’edificio, ma attualmente restano ancora ben visibili quattro scene: la presentazione al tempio, la fuga in Egitto, la crocefissione, le Tre Marie che si recano al sepolcro.
Il nucleo di Sureggio è staccato dalla chiesa. Ha poche abitazioni, alcune delle quali conservano i tratti originari degli edifici costruiti con il povero materiale del luogo, in particolare si riconoscono i muri faccia vista. Attorno sono state costruite, a partire dagli anni Sessanta del Novecento, case di ogni foggia e misura.
Per assaporare Lugaggia bisogna infilarsi nelle viuzze e guardarsi attorno con curiosità. Si scoprono tutte le caratteristiche che davano il colore e l’anima di un villaggio: affreschi, fontane, architravi con la data di edificazione della casa, portici, lavatoi, meridiane, portali decorati.
Nel villaggio si trova la chiesa dedicata a san Carlo Borromeo, che come arcivescovo di Milano fu in Capriasca ben cinque volte. Di certo sostò a Sureggio e Lugaggia nel 1570, quando il suo soggiorno nella pieve durò ben 7 giorni. Il “fontanìn da san Carlo”, una sorgente posta nei boschi di San Clemente, ad ovest dell’abitato, ricorda ancora il suo passaggio. Lugaggia possedeva anche una chiesa dedicata a san Bartolomeo, abbattuta nel 1951.
Il piano regolatore di Lugaggia prevede la protezione da parte del comune di alcuni edifici civili. Villa Mignon, già pensione, si trova sul lato est del nucleo ed è caratterizzata da un timpano curvilineo. La casa Antonini, sopra la strada cantonale, è riconoscibile per la sua imponenza e per le pareti mantenute faccia vista. La casa Cattaneo si trova sul lato nord ed è stata donata dagli eredi al comune.
A Lugaggia sono ancora visibili vari affreschi sacri e cappelle. Tra queste citiamo quella pitturata nel 1908 dall’artista Luigi Rossi, che ebbe dimora a Tesserete. Rappresenta la Madonna col Bambino e si trova sul lato nord del paese, lungo la strada cantonale.
Parte del territorio abitato del quartiere di Lugaggia si trova lungo la linea della ferrovia Lugano-Tesserete, inaugurata nel 1909 e dimessa nel 1967. Di quest’opera restano ancora alcuni tratti diventati sentieri e qualche ponte in rovina. Parte del tracciato potrebbe diventare il percorso di una pista ciclabile.
Personaggi noti
A Lugaggia sono nati due fratelli architetti che operarono a fine Ottocento in Ticino e Lombardia: Giovanni ed Ernesto Quadri. Giovanni (1866- 1892), grande talento, fu già a 22 anni professore dell’Accademia di Brera. Morì a soli 26 anni, cadendo da un’impalcatura. Ernesto nacque nel 1868
e di lui si possono vedere ancora varie opere. In Capriasca la più eclatante è la chiesa dei santi Filippo e Giacomo a Vaglio, realizzata nel 1916 in stile neogotico. Morì a Lugaggia nel 1922.