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L'archivio parrocchiale di Sala Capriasca Il vecchio archivio parrocchiale di Sala Capriasca, giacente in modo disorganizzato in un armadio della sagrestia della chiesa di Sant'Antonio Abate, necessitava da tempo di un efficace riordino. |
L'occasione per la sua riorganizzazione è avvenuta nel 2008, in coincidenza con la visita pastorale; monsignor Ernesto Storelli, vicario generale, suggerisce al Consiglio parrocchiale la possibilità di procedere a una nuova sistemazione. L'invito è subito accolto e l'archivista della diocesi di Lugano, signor Pier Giorgio Figini, è incaricato del lavoro. In questo modo dall'ottobre del 2010 all'aprile 2013 tutto il materiale è riordinato e catalogato; alcune carte sono state anche ottimamente restaurate. La nuova sistemazione dell'archivio, situata in un locale messo in sicurezza della casa parrocchiale, consiste in 37 faldoni (scatole d'archivio), divise in una serie di cartelle e di fascicoli. Una parte dei documenti appartengono alla Corporazione dei terrieri di Sala, i cui documenti più vecchi risalgono ven al 1430; da ricordare che la costituzione della parrocchia di Sala risale invece solo al 1933. Un apposito catalgo segnala i vari argomenti delle vecchie carte, con anche le indicazioni di massima delle date. Ecco un elenco delle principali suddivisioni della documentazione: Anagrafe (stato delle anime, ecc.) Beni parrocchiali, casa parrocchiale, cassa della chiesa, luoghi sacri, clero, confraternite, contabilità, ecc. Corporazione dei terrieri (atti vari, corrispondenza, controversie su terreni, ecc.) Culto, effemeridi, fabbriceria Famiglie (testamenti, successioni, atti notarili vari), legati, matrimoni Opere pie, vicariato foraneo, registri della parrocchia, comune e patriziato, ecc.
Il materiale documentario è sicuramente interessante sia per ricerche storiche del nostro territorio che per ricerche di carattere familiare ed è consultabile, naturalmente a determinate condizioni, domandando l'autorizzazione alla Presidente del Consiglio parrocchiale, signora Elda Lepori al numero telefonico 091/943.22.75. |
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Bibliocabine e biblioroulotte in Capriasca Il Municipio ha dato seguito alla proposta di INGRADO, Leggere è bello e della Biblioteca il Gatto, attiva da oltre vent’anni, di prevedere un servizio libero e gratuito per grandi e piccoli lettori trasformando le cabine telefoniche, ormai in disuso, distribuite nel territorio in bibliocabine, che permettono di prendere, leggere e riportare o scambiare qualsiasi libro. |
Ne è scaturito un progetto comunale di promozione della lettura a ampio respiro, rivolto in particolare ai bambini, per far diventare il libro una presenza quotidiana. La prima bibliocapina è stata inaugurata a Cagiallo nel mese di dicembre del 2016; ha fatto seguito la biblioroulotte di Vaglio a disposizione dalla scorsa estate. Il 14 dicembre sono state consegnate ulteriori bibliocabine alle popolazioni delle frazioni di Corticiasca, Bidogno, Lugaggia, Sala Capriasca e Tesserete. Per l’inaugurazione, avvenuta a Corticiasca alla presenza del municipale Matteo Besomi, responsabile del Dicastero Cultura, Eventi, Sport e Turismo, è stata scelta simbolicamente la frazione più discosta, che ha ora un punto d’incontro legato ala cultura. Il Comune di Capriasca merita di essere citato quale “Comune della lettura”, un’iniziativa voluta per attirare l’interesse e l’amore per la lettura soprattutto dei bambini e dei ragazzi. Il Municipio chiede cortesemente alla popolazione che volesse regalare dei libri di non depositarli nelle bibliocabine ma di consegnarli al Centro Ingrado di Cagiallo. Ubicazione bibliocabine e biblioroulotte |
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Luigi "Gino" Pavan “Luigi “Gino” Pavan (Trieste, 20.01.1921-28.12.2017) ha conseguito la laurea in architettura a Venezia e si è perfezionato ad Atene. Grazie alla sua formazione è stato sopraintendente per i beni architettonici, archeologici, artistici e storici in varie parti d’Italia. In questo ruolo ha curato la ricostruzione di Trieste dopo la seconda guerra mondiale e quella del Friuli dopo il terribile terremoto del maggio 1976. |
Quello che però lo legava da vicino al nostro Comune era la passione per l’opera dell’architetto Pietro Nobile di Campestro, del quale era considerato il massimo esperto al mondo. In un certo senso poteva essere considerato vero e proprio erede del nostro architetto; egli era infatti Presidente e anima della società di Minerva, con finalità culturali, fondata a Trieste nel 1810 e che vide il Nobile, cofondatore, oratore nella seduta inaugurale. Pavan ha anche contribuito in modo determinante a fare in modo che, nel bellissimo castello Miramare di Trieste, venissero conservati e studiati più di 7'000 documenti che si trovano nel fondo dell’architetto.” Nel 2012, assieme ad una folta rappresentanza del Circolo Svizzero di Trieste, il prof. Gino Pavan è pure stato in visita a Campestro e si è incamminato emozionato tra le strette viuzze acciottolate del villaggio per vedere la casa natale dell'illustre capriaschese Pietro Nobile. Il 10 aprile 2015 una delegazione del Comune di Capriasca si è recata a Trieste a consegnare le credenziali di suo cittadino onorario al prof. Gino Pavan, proclamato tale con voto unanime dal Legislativo capriaschese nella seduta del 10 novembre 2014. Nell’occasione non si è fatto altro che ufficializzare una cittadinanza che era già tale nell’intimo del cuore del compianto prof. Gino Pavan. |
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Enti e associazioni culturali
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